Convento Santa Maria degli Angeli
Convento S. Maria degli Angeli
Il Convento di S. Maria degli Angeli fondato nel 1635, si trova sulla sommità del borgo (su via San Rocco) e vanta una vista su tutto il golfo. Il Convento è stato fondato dai PP.Cappuccini ed oggi tenuto dai PP. Vocazionisti.
L’aspetto attuale è il risultato di moderni rifacimenti per adattare le antiche strutture a sede di collegio.
La facciata presenta una merlatura nei bordi superiori lungo la linea del tetto e del timpano della
chiesa, in essa inserita. Su questa, nell’architrave della porta, in pietra, stranamente alla rovescia, si legge la data del 1635 e nel lunotto che lo sormonta, vi è un grazioso affresco, probabilmente coevo, detto “La Porziuncola”, oggetto di venerazione in quanto il popolo ricorda con
timore un miracolo avvenuto nel secolo scorso dopo la soppressione del convento del 1867. Un miscredente, si racconta, volle provare l’efficacia delle cartucce del suo fucile, tirando su quelle figure che appena affioravano; ma il piombo rimbalzò e accecò
il sacrilego. Ancora oggi vi si scorgono i segni dei pallettoni che il restauro ha religiosamente conservato.
L’interno del convento presenta: un chiostro, una chiesa, dormitori e giardini volti alla meditazione.
Il chiostro, dove vi è ancora l’antico pozzo in pietra arenaria, è circondato da ambienti con le volte a botte originali.
La chiesa presenta: sul lato sinistro tre cappelle che si immettono trasversalmente nella navata grande tramite un ampio arco e che ripetono in piccolo la volta a botte di quest’ultima; sono basse e ciascuna reca una bella icona lignea, tra le quali segnaliamo per la precisione dei lineamenti, la terza, che raffigura S. Felice di Cantalice.
Sul lato destro, in corrispondenza alle cappelle, su arcate cieche, vi sono collocate tre tele
settecentesche probabilmente di artigianato locale, che appaiono di elegante fattura.
Ma il gioiello della chiesa è il tabernacolo ligneo, sormontato dal grande crocifisso cinquecentesco che, secondo la tradizione popolare, giunse a Perdifumo miracolosamente, insieme alla statua della Madonna del Rosario.
L’originalità di questo tabernacolo, oltre alla elegante linea barocca, è data dal significato che si legge nelle figure e nella loro collocazione. Al centro, S.Michele Arcangelo in rilievo sulla portella della custodia; ai lati estremi, due santi francescani: verosimilmente l’ignoto scultore volle ricordare plasticamente la tradizione di continuità tra il vecchio monastero di Sant’Arcangelo e il nuovo, fondato dai Francescani.